Approvato il nuovo Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI)

Decreto del Ministero della Transizione Energetica del 28 dicembre 2021
25/02/2022

Con Decreto del 28 dicembre 2021, il Ministero della Transizione Energetica (MiTE) ha approvato il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI) allo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, di cui all’art. 11-ter del D.L. 14 dicembre 2018 n. 135, conv. in L. 11 febbraio 2019 n. 12.

L’approvazione del Decreto è stata resa nota con la pubblicazione di apposito avviso nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 35 dell’11 febbraio 2022, che rimanda al sito istituzionale del Ministero per la visione integrale del testo del provvedimento e del Piano approvato.

L’iter di adozione del PiTESAI è stato particolarmente lungo, a causa della complessità dell’istruttoria, che, tra le altre, ha richiesto l’acquisizione di diversi pareri e si è protratta ben oltre le tempistiche inizialmente programmate. Basti considerare che la prima versione dell’articolo 11-ter del D.L. n. 135/2018 prevedeva un termine per l’approvazione del Piano di soli 18 mesi, successivamente prorogato a 24 mesi e, da ultimo, al 30 settembre 2021.

Del resto, l’istruttoria ha implicato un complesso lavoro iniziale di mappatura del territorio nazionale, effettuato da istituti di ricerca specializzati (quali ISPRA e RSE), a seguito del quale il Ministero ha predisposto il Piano che è stato poi sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica (VAS), passando quindi attraverso una fase di consultazione interamente pubblica. In ultimo, il 29 settembre scorso, il MiTE ha condiviso il Piano con la Conferenza Unificata, che a dicembre si è pronunciata positivamente, proponendo il vincolo di valutazione di possibili attività connesse a permessi di ricerca limitandole esclusivamente al gas.

Il PiTESAI – che si compone di 4 capitoli, 3 allegati e un’Appendice sull’attività di studio e ricerca effettuata – ha il precipuo obiettivo di individuare le aree, a terra e in mare, ove è possibile lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, qualificandole come ‘aree potenzialmente idonee’, nonché di analizzare quelle già in uso, al fine di valutare la possibilità di prevedere – o meno – lo svolgimento di nuove attività, alla luce delle caratteristiche del territorio interessato.

Nella realizzazione del Piano, grazie al contributo della vasta gamma di soggetti interpellati, si è tenuto conto dei criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Nello specifico, ai fini dell’individuazione delle ‘aree potenzialmente idonee‘ sono stati presi in considerazione i vincoli ambientali assoluti, quali vincoli normativi che già prevedono restrizioni di vario tipo per le attività upstream, nonché i vincoli aggiuntivi di esclusione, quali vincoli di salvaguardia, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, territoriale ed economico, che precludono, di fatto, le specifiche attività operative di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nelle relative aree.

È previsto, comunque, che, ai fini dell’autorizzazione allo svolgimento delle attività in questione in un sito ricompreso nelle ‘aree potenzialmente idonee’, debba essere effettuata un’ulteriore valutazione in concreto, che tenga conto delle specificità del territorio su cui si intende operare, e che si osservi ovviamente l’iter amministrativo stabilito dalla normativa vigente per l’autorizzazione di tali attività.

Riguardo, invece, alle aree già in utilizzo, è previsto che il Ministero della Transizione Ecologica, con proprio Decreto da emanare entro tre mesi, individui le attività di prospezione, ricerca e coltivazione da interrompere in quanto non rispondenti agli standard derivanti dall’applicazione dei criteri ambientali, sociali ed economici che informano l’intero Piano. Di contro, le attività già in essere che risultino conformi ai criteri del Piano verranno dichiarate compatibili ai sensi del comma 8 dell’articolo 11-ter cit. e, di conseguenza, potranno proseguire regolarmente.

In sintesi, il PiTESAI si prefigge di fornire regole certe agli operatori del mercato, frutto del bilanciamento tra la necessità di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e l’esigenza di garantire il fabbisogno energetico, in un contesto in cui il tema della transizione del sistema energetico nazionale è sempre più rilevante, ma spesso, a causa dei numerosi e confusi interventi legislativi, provoca incertezza.

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