Le misure in materia di energia introdotte dal c.d. Decreto aiuti-ter
Decreto Legge 23 settembre 2022, n. 144
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 223, il Decreto Legge 23 settembre 2022, n. 144, recante “Ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).”
Il provvedimento, convenzionalmente rinominato “Decreto aiuti-ter”, nel riconfermare le misure già messe in campo con i precedenti decreti, inserisce ulteriori previsioni per far fronte all’emergenza connessa al grave e crescente aumento dei prezzi dell’energia.
A tal fine, il Capo I del prefato Decreto è dedicato alle misure introdotte in materia di energia elettrica, gas naturale e carburate volte a sostenere le imprese che, in diversi settori, subiscono gli effetti dell’insostenibile crescita dei costi di approvvigionamento energetico.
In particolare, l’articolo 1 prevede in favore delle imprese il riconoscimento di diversi contributi straordinari, sotto forma di credito d’imposta, per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale; nello specifico, riconosce:
(i) alle imprese a forte consumo di energia, un contributo pari al 40% delle spese sostenute per l’energia acquistata ed effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022, qualora i costi di acquisto abbiano subito un incremento superiore al 30% rispetto al medesimo periodo dell’anno 2019;
(ii) alle imprese a forte consumo di gas naturale, un contributo pari al 40% delle spese sostenute per il gas acquistato ed effettivamente utilizzato nei mesi di ottobre e novembre 2022, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferito al terzo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019;
(iii) alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle imprese energivore, un contributo pari al 30% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022, comprovata mediante le relative fatture d’acquisto, qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al terzo trimestre 2022, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019;
(iv) alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas, un contributo pari al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto di gas naturale consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferito al terzo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.
L’articolo 3 prevede la concessione a titolo gratuito di garanzie prestate da SACE S.p.A. nelle ipotesi in cui le imprese colpite dall’aumento dei prezzi dell’energia abbiano fatto ricorso a misure di finanziamento per il pagamento delle fatture relative a consumi energetici.
Ulteriori misure sono rivolte a sostegno di diversi settori del mercato attraverso la previsione di contributi straordinari, anche a fondo perduto, destinati (i) alle associazioni sportive dilettantistiche, agli enti di promozione sportiva e alle federazioni sportive, anche nel settore paralimpico, che gestiscono impianti sportivi e piscine (art. 7); (ii) a taluni Enti del terzo settore individuati all’art. 8; (iii) ai cinema, teatri, istituti e luoghi di cultura (art. 11) e (iv) agli istituti di patronato.
In ultimo, l’articolo 10 introduce la facoltà per il Ministero dell’Interno, previo accordo con il Ministero della Transizione Ecologica, di utilizzare direttamente o tramite concessione a terzi i beni demaniali per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Si tratta dell’unica misura di lungo periodo contenuta nel Decreto in commento che ha il precipuo scopo di contribuire alla crescita sostenibile del Paese, alla decarbonizzazione del sistema energetico e al perseguimento della resilienza energetica nazionale.
Le misure sin qui analizzate, come quelle del precedente Decreto c.d. Aiuti-bis (i.e., D.L. 115/2022), affrontano il problema del caro energia in un’ottica prettamente emergenziale; si resta in attesa, quindi, dell’insediamento del nuovo Governo che potrà affrontare la crisi energetica attraverso riforme di sistema ed interventi strutturali di lungo periodo.