Messa in mora dell’Italia per il mancato recepimento della direttiva sul mercato interno dell’energia elettrica

Procedura di infrazione n. 2021/0059, sul mancato recepimento della direttiva (UE) 2019/944 relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica
25/02/2021

In data 17 febbraio 2021, il Ministero per gli affari europei ha annunciato al Senato l’avvio della procedura di infrazione n. 2021/0059 nei confronti dell’Italia per il mancato recepimento, entro il 30 dicembre 2020, della direttiva sul mercato interno dell’energia elettrica.

In particolare, la Commissione europea ha messo in mora l’Italia per il ritardo nel recepimento delle disposizioni contenute nella direttiva (UE) 2019/944 relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica e che modifica la direttiva 2012/27/UE”.

Tale direttiva assume una rilevanza sistemica nel settore energetico in quanto mira alla costituzione di un mercato comune agli Stati Membri che assicuri un equo accesso alle reti energetiche e un elevato livello di tutela dei consumatori. Per raggiungere tale obiettivo, la direttiva fissa misure volte a rimuovere, tramite la collaborazione delle autorità di regolamentazione nazionale, i numerosi ostacoli e le barriere commerciali esistenti nel mercato energetico, anche tramite la promozione di politiche fiscali comuni.

Con l’avvio della procedura di infrazione, la Commissione europea ha concesso un termine di due mesi entro il quale l’Italia dovrà presentare le proprie osservazioni circa il mancato recepimento. Ove ciò non avvenisse, la Commissione potrebbe procedere, ai sensi dell’art. 258 TFUE, a contestare formalmente l’inadempimento dell’Italia, assegnando un termine per porvi rimedio.

Data l’importanza degli obiettivi stabili dalla direttiva, si confida quindi sulla tempestività dell’Italia a provvedere al suo recepimento.

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