21/02/2024

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 31, la Legge n. 11 del 2 febbraio 2024, di conversione del Decreto legge n. 181 del 2023.

Di seguito un’analisi delle principali novità intervenute, in sede di conversione, in materia di energie rinnovabili.

Una prima, molto rilevante, riguarda gli impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli: viene infatti precluso esclusivamente l’accesso agli incentivi di cui al D.lgs. 28/2011, ovvero quelli finalizzati al raggiungimento degli “obiettivi 2020”. Si apre così la possibilità, per tali impianti, di accedere ad altre forme di incentivazione.

Viene eliminato il contributo, pari a 10 euro per kW, dovuto alle Regioni dai titolari di impianti di rinnovabili, che era stato oggetto di forti contestazioni da parte degli operatori del settore.

In materia di incentivi per le rinnovabili agli energivori, le novità riguardano la possibilità per questi soggetti di realizzare impianti Fer chiedendo al GSE, per tre annualità, l’anticipo parziale dell’energia e delle garanzie di origine: possono ora accedere a tale meccanismo  anche soggetti terzi che abbiano in essere con le imprese energivore, anche in via indiretta, contratti Ppa, e c’è un’apertura rispetto a impianti di dimensioni minori, abbassandosi la soglia media degli impianti Fer da realizzare a 200Kw.

È previsto poi un passaggio dal sistema del prezzo unico nazionale (PUN) a quello dei prezzi zonali: un decreto stabilirà i criteri degli stessi, che seguiranno l’andamento del mercato all’ingrosso dell’energia.

Per quanto concerne l’eolico offshore, importanti novità sono previste rispetto ai “porti”: almeno due dovranno essere situati nel sud Italia e, nello specifico, giova sottolineare come la città di Civitavecchia venga espressamente individuata come tale.

Ci si muove anche nella direzione di una sempre maggiore apertura e semplificazione procedimentale, su tre binari:

  • si alzano le soglie necessarie per poter accedere alle procedure semplificate in materia di autorizzazioni Fer;
  • sarà possibile dare avvio all’iter autorizzativo di un impianto rinnovabile anche in assenza del parere di conformità rispetto alla soluzione di connessione alla rete;
  • sarà possibile accedere al portale Terna relativo a rete e concessioni anche per operatori interessati a sviluppare impianti.

La previsione di misure a favore degli impianti fotovoltaici, l’ampliamento dei meccanismi incentivanti rivolti ai soggetti energivori per il passaggio a fonti di energia pulita, le semplificazioni procedimentali e l’eliminazione del contestato contributo dovuto alle Regioni sono misure che indubbiamente si pongono l’obiettivo di accelerare la transizione energetica, stimolando una sempre maggiore diffusione delle fonti rinnovabili nel nostro Paese. Anche la previsione circa la necessaria presenza di almeno due porti per l’eolico offshore nel Sud Italia va in questa direzione.

Se il reale impatto sarà rilevabile solo fra qualche tempo, la strada intrapresa sembra essere quella giusta e in linea con gli obiettivi ambientali fissati a livello comunitario.

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