Il Decreto FER 2
Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica di concerto con il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare del 19 giugno 2024
Lo scorso 12 agosto è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il Decreto ministeriale del 21 giugno 2024, meglio conosciuto come Decreto FER 2, volto a introdurre nuove misure di incentivazione per impianti a fonte rinnovabile:
- innovativi o con costi di gestione elevati;
- che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impianto sull’ambiente.
In particolare, il Decreto, entrato in vigore lo scorso 13 agosto, mira a sostenere la realizzazione di 4.6 GW complessivi di impianti nel periodo 2024-2028.
Fra gli impianti agevolabili figurano quelli alimentati da biogas e biomasse, quelli solari termodinamici, geotermoelettrici, eolici off-shore, fotovoltaici floating sia off-shore che su acque interne e gli impianti alimentati da energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina.
Il Decreto in esame prevede, per l’accesso alle misure di incentivazione, lo svolgimento di procedure competitive telematiche, bandite dal GSE.
Per poter prendere parte a tali procedure, gli impianti a fonte rinnovabile dovranno necessariamente rispettare alcuni requisiti. Fra questi, a titolo esemplificativo, si possono menzionare:
- il possesso del titolo abitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto;
- il preventivo di connessione alla rete elettrica, approvato in via definitiva;
- il rispetto di alcuni limiti dimensionali e costruttivi, analiticamente indicati all’articolo 3.
Ai sensi dell’articolo 4 del Decreto, il GSE si impegna a bandire almeno una procedura all’anno per gli impianti a biogas e biomasse, e almeno tre procedure sull’intero periodo 2024-2028 per le restanti tipologie.
All’articolo 5 vengono indicati i criteri seguiti dal GSE per procedere all’aggiudicazione. Di particolare interesse è la previsione per cui, nel caso di un numero di richieste superiore al numero dei contingenti disponibili, il GSE potrà applicare criteri di priorità aggiuntivi. In particolare, è previsto un canale preferenziale per gli impianti situati in aree “idonee” ai sensi del d.lgs. n. 199 del 2021 e per quelli la cui data ultima di completamento sia anteriore alla domanda di accesso agli incentivi.
Gli incentivi previsti si pongono, nello specifico, in un range che va dai 100 ai 300 €/MWh, a seconda della specifica tecnologia e della potenza installata, e la modalità di remunerazione è la seguente:
- tariffa piena per il 2024;
- tariffa decurtata del 3% annuo per tutti gli impianti, fatti salvi quelli di potenza fino a 3Kw, per i quali il taglio scatterà dal 2026.
Da sottolineare come, al fine di mantenere la tariffa erogata nella sua interezza, è doveroso rispettare i tempi massimi per la realizzazione degli interventi, di cui all’articolo 7 e di seguito elencati:
- 60 mesi per nuovi impianti eolici off-shore e geotermici a emissioni nulle;
- 55 mesi per nuovi impianti solari termodinamici;
- 51 mesi per nuovi impianti geotermici tradizionali “con innovazioni”;
- 43 mesi per nuovi impianti fotovoltaici off-shore floating;
- 36 mesi per nuovi impianti fotovoltaici floating su acque interne e a energia maremotrice, del moto ondoso o altre forme di energia marina, nonché per i rifacimenti di impianti geotermici tradizionali “con innovazioni”;
- 31 mesi per nuovi impianti a biogas e biomasse.
il Decreto FER 2 rappresenta un importante passo avanti nella promozione delle energie rinnovabili in Italia: le nuove misure di incentivazione, infatti, non solo favoriscono l’adozione di tecnologie innovative e sostenibili, ma contribuiscono anche alla transizione energetica e alla riduzione dell’impatto ambientale.
Sarà cruciale che le imprese e i soggetti interessati si preparino adeguatamente per partecipare alle future procedure competitive bandite dal GSE, rispettando rigorosamente i requisiti previsti.
Con la pubblicazione delle Regole operative, prevista nei prossimi giorni, si attende ora l’avvio concreto di questa nuova fase di sviluppo del settore delle rinnovabili, che potrà dare un impulso decisivo alla produzione energetica green del Paese.