1. Consolidando il più recente indirizzo interpretativo[1], con la sentenza 16 luglio 2020, causa C-496/19, Antonio Capaldo S.p.A., la Corte di Giustizia precisa che la “verifica fisica” effettuata al momento dell’introduzione della merce in dogana non costituisce circostanza ostativa alla successiva revisione su istanza di parte della dichiarazione doganale. L’interessante arresto della Corte sulla portata [Leggi tutto]